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Il codice civile, a seguito delle modifiche del DLgs. 139/201 5, ha introdotto la valutazione degli strumenti finanziari derivati al loro fair value. Si tratta di un cambiamento "epocale" per quanto concerne il bilancio redatto secondo le regole "italiane": per la prima volta si rileva un'attività potenziale (e/o una passività potenziale) a scapito del principio della prudenza amministrativa. Non solo, il cambiamento coinvolge sia i bilanci in forma ordinaria sia i bilanci in forma abbreviata. Solo le micro-imprese sono escluse dalla rilevazione degli strumenti finanziari derivati al loro fair value. Il volume arricchito da numerosi casi operativi ed esemplificazioni si pone l'obiettivo di illustrare il corretto trattamento contabile degli strumenti finanziari derivati: dai derivati non di copertura, ai derivati di copertura "semplici" o "complessi" su tassi di interesse, valute e merci ai derivati incorporati in altri strumenti finanziari.